Mi capita molto spesso nel mio lavoro di osservare e valutare la scrittura di bambini della scuola primaria, ed è normale trovare qualche errore ortografico. Questi errori ortografici sono tipici della prima fase di apprendimento. Solitamente la maggior parte dei bambini, nel corso dei primi due anni di scuola primaria, automatizzano le regole ortografiche riuscendo a scrivere in modo adeguato.

Ma quando invece non è così? Quando ci accorgiamo che scrivere è davvero una fatica?
Questo testo è stato scritto da Ariel, bambina di 9 anni che frequenta la classe quarta primaria. Basta uno sguardo veloce per accorgersi della presenza di numerosi errori ortografici. Le parole sono state scritte in modo molto confuso e poco ordinato, ci sono numerosi errori di doppie (es. emetevano invece di emettevano), alcuni termini sono difficilmente comprensibili se isolati dal resto del brano (es. seocl invece di secoli) indice di una difficoltà di corrispondenza fonema (suono)-grafema (segno). A cosa sono dovute le difficoltà di Ariel? Potrebbe trattarsi di un caso di Disortografia Evolutiva.
Cosa è la disortografia evolutiva?
La Disortografia Evolutiva è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento relativo alla componente costruttiva della scrittura, ovvero alla trasformazione da suono in codice scritto o all’uso delle regole ortografiche.
Quali campanelli d’allarme per i genitori e per gli insegnanti?
È chiaro che non tutte le difficoltà in ortografia sono riconducibili ad un disturbo vero e proprio, tuttavia è opportuno che tutte le figure di riferimento coinvolte nella crescita del bambino siano attente a diversi segni di precoce rischio evolutivo:
- presenza di errori ricorrenti non riconducibili alla classe frequentata ma a quelle precedenti;
- difficoltà a restare al passo durante la dettatura;
- difficoltà a scrivere i compiti sul diario;
- difficoltà a copiare dalla lavagna;
- produzioni scritte caratterizzate da poche e brevi frasi.
Quando e come è possibile fare diagnosi?
Nel caso vi sia il dubbio rispetto alla presenza o meno di una difficoltà di scrittura è bene effettuare una valutazione specialistica, così da comprendere se si tratti effettivamente di un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Il percorso diagnostico può essere effettuato solo alla fine della seconda classe della scuola primaria.
La mia competenza e l’esperienza in questo specifico ambito d’intervento mi permette di organizzare percorsi specifici di valutazione al fine giungere ad una diagnosi che consente di sostenere lo studente nel suo percorso di studio limitando l’incidenza del deficit sull’apprendimento e sulla stima di sé.